Rimedi empirici

Si tratta di pratiche della medicina popolare, non alternative ad una diagnosi ed una terapia corretta. Una curiosità che ho trovato da qualche parte in internet e che riporto.

PROBLEMI DI STOMACO

Il latte ha la proprietà di attenuare l’iperacidità gastrica. Mischiato a farina di mais acquista la consistenza ideale per essere utilizzato perfino nel trattamento dell’ulcera. La cura-urto in caso di acidità, gastrite ed ulcera consiste nel berne ½ bicchiere ogni 3 ore, con l’interruzione notturna, accompagnato da un po’ di mollica di pane. La cura di mantenimento prevede che il ½ bicchiere di latte sia assunto dopo i pasti, al risveglio e prima di dormire.

AFTE

Disinfiammanti del cavo orale si rivelano i gargarismi di succo di limone e succo di carota, in parti uguali. Proprio sull’afta si può invece appoggiare un chiodo di garofano dopo averlo un po’ masticato.

ASMA

Se non esistono controindicazioni cardiache, ci si può aiutare a superare una crisi bevendo 3 tazzine di caffè a distanza di 10 minuti. Le sostanze nervine della bevanda riducono lo spasmo dei bronchioli, causa dell’affanno respiratorio.

AVVELENAMENTO

Il latte non è, come spesso si crede, l’antidoto per tutti i veleni, ma solamente per acidi e caustici (candeggina, ammoniaca, acido muriatico e solforico, acqua borica e ossigenata, sturalavandini), anche mischiato con 4-5 albumi d'uovo.

Molti veleni sono liposolubili e la somministrazione del latte (che contiene grassi) dopo averli ingeriti può soltanto accelerarne l’assorbimento. Mentre acqua o tè vanno bene in tutti i casi di avvelenamento, tranne quello da solventi o saponi. Mai somministrare a un intossicato degli alcolici.

Dopo il primo soccorso di fronte ad un avvelenamento recarsi sempre al centro antiveleni più vicino, per un controllo.

CATTIVA DIGESTIONE

In caso di indisposizione dovuta a eccessi alimentari o al consumo di qualcosa di "pesante" è indicato del tè blando. Lo si prepara alla maniera tradizionale, che permette di sfruttarne meglio le proprietà: si mette l’acqua a bollire nella teiera, quindi le si aggiunge 1 cucchiaio di tè per persona più 1 "per teiera" e, una volta pronto l’infuso, si allunga con acqua anche a temperatura ambiente fino a livello di 2 litri e ½. Si addolcisce leggermente con miele o zucchero e si sorseggia nell’arco di almeno 12 ore di digiuno. Se il digiuno si protrae a 24 ore, si prepara del nuovo tè blando. Facoltativa l’aggiunta di un cucchiaino di bicarbonato e di succo di limone. Per una semplice sensazione di pesantezza allo stomaco anche una limonata calda o il più delicato "canarino"(acqua e scorza) funzionano sempre.

COLICHE

L’acqua serve per far "passare i calcoli": lo sa chi soffre di disturbi renali. I 3 litri di acqua al giorno, rigorosamente oligominerale, sono la quantità media indispensabile ad evitare le coliche per chi vi è portato. Invece i cibi preziosi sono il limone e il prezzemolo.

CONGIUNTIVITE

Bagni oculari di acqua tiepida con 2 gocce di limone sono utili in caso di congiuntivite, se non altro perché leniscono l’irritazione e puliscono gli occhi. La pelle si guarisce con impacchi di un buon olio vergine di oliva.

DIARREA

In tempi di turismo esotico è bene saper affrontare la vendetta di Montezuma. Un semplice, buon rimedio, è il tè. Cibi indicati sono il riso, patata, carota anche bollita e passata. Altro alimento riequilibrante, lo yogurt.

In fase acuta e cronica è comunque opportuno bere liquidi, per mantenere l’equilibrio idrosalino senza però bloccare la necessaria eliminazione di eventuali microbi nocivi. Acqua di riso (40 g bolliti in 1 litro di acqua per mezz’ora, filtrati ) oppure una soluzione preparata con 1 litro di acqua bollita, 2 cucchiaini rasi di miele o zucchero, 1 punta di cucchiaino di sale e 1 punta di cucchiaino di bicarbonato. Se ne può bere tranquillamente in grosse quantità.

FERITE

Un taglio di lieve entità, altrimenti sono sempre aperte le porte del pronto soccorso ospedaliero più vicino, può rimarginarsi , meglio e più rapidamente con applicazioni di 1 parte di miele e 4 parti di burro, ben amalgamati.

FORUNCOLI

Tagliare un limone, attingere con un bastoncino cotonato il succo e toccare il singolo brufolo. Per attenuare gli effetti dell'acne può giovare una maschera di yogurt naturale sul viso, lasciata agire per circa tre quarti d'ora. Ma è importante che lo yogurt sia presente nella dieta quotidiana per prevenire "fioriture" indesiderate

GAMBE GONFIE E AFFATICATE

Basta aggiungere un'abbondante quantità di sale all'acqua tiepida o fredda del pediluvio.

GONFIORE E RITENZIONE IDRICA

Per il loro effetto diuretico sono efficaci tanto l'acqua quanto il tè, in particolare il tè verde, oppure le tisane specifiche. A effetto rapido quella di semi di finocchio. L'importante è bere, molto e a digiuno, evitando la controproducente associazione dei liquidi con i carboidrati e/o gli zuccheri semplici, che li assorbono, trattenendoli. Consigliabile anche il decotto di prezzemolo, preparato con 50 g di foglie e gambi lasciati bollire per 3 minuti in 1 litro d'acqua, fatto riposare per altri 15 minuti, filtrato e bevuto in dose di 2 tazze al giorno.

INSOLAZIONE

E' necessario bere abbondanti quantità di liquidi salini.Una soluzione idrosalina casalinga è composta di 1 litro d'acqua, 2 cucchiai di zucchero e 1/2 cucchiaio di zucchero e 1/2 cucchiaio di sale da cucina. Bene i succhi di ortaggi e i frullati di frutta, ricchi di sali, vitamine e reidradanti.

INSONNIA

Provare, per credere!

1 tazza di decotto di mela per qualche sera consecutiva restituisce la buona notte. Si prepara lasciando bollire per 45 minuti 1 mela intera, con buccia e torsolo, in 1 litro di acqua. Se ne beve l'acqua. Buonissimo ed efficace anche il brodo di giuggiole. I piccoli e dolci frutti rosso scuro, che è meno facile avere a portata di frigo e si possono trovare da i fruttivendoli specializzati, si fanno bollire in 1 litro d'acqua, che si filtra e si beve. Per qualche sera prima di andare a letto.

IRRITAZIONI CUTANEE

La patata cruda, a fette o in pappina, applicata, localmente è un efficace antirritativo, utile anche in caso di eritema solare e perfino contro il prurito delle manifestazioni esantematiche (segni di morbillo, varicella…)

MAL DI DENTI

Un efficace antidolorifico è l'aglio. Alcuni suggeriscono di infilarlo nell'orecchio dalla parte dolente. E' provato anche l'effetto analgesico del chiodo di garofano tenuto a contatto con la gengiva.

MAL DI GOLA

Utilissimi i gargarismi con acqua e aceto, acqua e limone oppure acqua e sale.

MAL DI TESTA

Se le condizioni cardiache non comportano controindicazioni 1, 2 tazzine di caffè possono attenuarlo.

Anche la radice essiccata di zenzero sotto forma di tè o quella fresca, grattugiata su cibi leggeri, può dimostrarsi efficace.

NAUSEA E VOMITO

Se i sintomi sono causati da stravizi alimentari niente è più efficace di un breve digiuno parziale, accompagnato da abbondante assunzione di liquidi (vedere anche "cattiva alimentazione"), durante il quale si può, eventualmente consumare frutta fresca di stagione o il suo succo. Contro la nausea tipica della gravidanza funzionano invece cibi asciutti come grissini, crackers, pane secco.

PUNTURE DI INSETTI

Una garza intrisa di succo di cipolla frullata e filtrata applicata localmente darà sollievo. In caso di reazione allergica chiamare il medico.

SCOTTATURE SOLARI

In un grande bicchiere di acqua si mettono 3-4 cucchiaini di tè a bollire per almeno una ventina di minuti. Si ottiene un decotto che è utile applicare localmente con garzine, da rinnovare con frequenza. Anche una pastella di patata cruda decongestiona la parte arrossata e bruciata.

STIPSI

L'assunzione regolare della tazzina di caffè, la tazza di latte con il muesli al mattino, una dieta ricca di liquidi e fibre servono a prevenirla. Ma, in condizione di emergenza sono okay 2 cucchiai di ottimo extravergine di oliva, al mattino a digiuno. Per regolarizzare il ritmo dell'intestino è utile consumare per qualche giorno 2 mele cotte oppure le prugne secche, reidradate con i loro liquidi o, anche, yogurt fresco, ricco di fermenti vivi.

VAGINITI

Per quel disturbo genericamente chiamato "vaginite", che è un'infiammazione di varia causa, risultano benefiche le lavande di acqua e yogurt molto fresco (vedere la data di scadenza) bianco, alimento la cui acidità è in qualche modo affine all'acidità vaginale. Prezioso per il riequilibrio della flora microbica della vagina, indirettamente ne rafforza le difese naturali. L'assunzione orale di yogurt ha efficacia preventiva e curativa: secondo uno studio durato un anno su 21 donne affette da "Candida albicans" ce ne vogliono circa 2 vasetti al giorno.


© Massimo Angelotti 2012